CASSAZIONE : NO ALLE FERIE FORZATE

Il datore di lavoro non può «collocare unilateralmente in ferie» i lavoratori perchè «il potere di determinare il periodo di fruizione delle ferie deve tenere conto degli interessi del lavoratore stesso». Così, in queste ore, si è espressa la Corte di Cassazione nel respingere un ricorso di Electrolux Italia legato ad una vicenda che risale agli anni 2012 e 2013 e che aveva coinvolto dipendenti di tutte le sedi italiane.

Argomento sempre attuale, tanto che i Sindacati non esitano a definire una «storica vittoria» quella da loro raggiunta davanti alla Suprema Corte, dal momento che, viene sottolineato dalle RSU, «le giornate di ferie non possano essere utilizzate, come avvenuto spesso in molte aziende, al posto dell’applicazione della Cassa integrazione».

Sviliti risultavano la ragione e i principi su cui poggia la normativa costituzionale e legislativa delle ferie che è, come cita la Cassazione, “il ristoro psicofisico del lavoratore…che deve avvenire con la necessaria programmazione”. Il principio, fissato anche dalla Cassazione, rafforzerà ulteriormente un indirizzo nei tribunali italiani.

Con l’ordinanza 24977/2022 del 19 agosto 2022 sono state confermate le pronunce dei due gradi di giudizio precedenti, respingendo nel merito tutti e sei i motivi del ricorso presentati dagli avvocati di Electrolux. Nella circostanza specifica, un centinaio di dipendenti della multinazionale dell’elettrodomestico aveva denunciato alla magistratura del lavoro di Pordenone la scelta dell’azienda di mettere unilateralmente in ferie alcuni operai. Il giudice del lavoro aveva accolto le ragioni dei ricorrenti. In seguito, su appello di Electrolux, si era pronunciato allo stesso modo il Tribunale di Trieste.

Oggi la Cassazione, attivata da un ricorso della società stessa, ha pronunciato sul tema l’ultima parola. I lavoratori avevano ottenuto dalla Corte d’appello di Trieste, la restituzione delle ferie imposte in busta paga senza subire perdita economica a carico del lavoratore.

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