Con l’introduzione del Decreto Legislativo 36/2021, il legislatore italiano ha messo al centro dell’attenzione la tutela dei minori e dei soggetti vulnerabili all’interno delle associazioni e società sportive dilettantistiche.
Il concetto di safeguarding, già sviluppato in altri Paesi europei, viene introdotto anche nelle nostre realtà sportive per garantire un ambiente sicuro, inclusivo e libero da qualsiasi forma di abuso o discriminazione.
Gli Adempimenti per la Messa a Norma delle Associazioni e Società Sportive
Le associazioni e le società sportive devono attuare una serie di adempimenti per conformarsi agli obblighi introdotti dal legislatore, garantendo così la tutela dei partecipanti, in particolare dei minori. Entro il 31 agosto 2023 le federazioni sportive e gli altri enti affiliati dovevano pubblicare le proprie linee guida in materia di prevenzione, sicurezza e tutela dei minori e delle persone fragili nelle ASD nelle SSD. Entro 12 mesi dalla pubblicazione da parte della propria federazione delle linee guida ogni associazione o società sportiva doveva provvedere alla redazione di tutti i documenti previsti dalla normativa ad eccezione della nomina del responsabile dei minori per la quale è stata prevista una proroga al 31 dicembre 2024. In questi giorni stanno scadendo questi termini. Vediamo i principali requisiti e documenti richiesti per la messa a norma:
1. Codice di Condotta o Carta Etica
Ogni associazione deve adottare un Codice di Condotta che stabilisca i principi e i valori etici da rispettare. Il documento deve specificare chiaramente le norme comportamentali per tutti i membri, dai dirigenti ai tecnici, fino agli atleti. È importante includere misure specifiche per prevenire abusi e maltrattamenti, assicurando così la protezione dei soggetti più vulnerabili.
2. Regolamento Interno per la Tutela dei Minori
Un altro passo fondamentale è l’elaborazione di un regolamento interno che delinei le procedure da seguire in caso di segnalazione di abusi o maltrattamenti. Questo regolamento deve contenere indicazioni dettagliate su come identificare comportamenti sospetti e come segnalarli, coinvolgendo le autorità competenti.
3. Nomina di un Responsabile per la Tutela dei Minori e dei Soggetti Vulnerabili
L’adozione di un sistema di safeguarding include la nomina di un responsabile specifico, incaricato della tutela dei minori e dei soggetti vulnerabili. Questo responsabile avrà il compito di garantire che tutte le misure di protezione siano rispettate e di fungere da punto di riferimento per eventuali segnalazioni o dubbi relativi alla sicurezza dei partecipanti.
4. Formazione Obbligatoria
Un altro aspetto cruciale è la formazione degli operatori sportivi. Gli allenatori, dirigenti e volontari che lavorano a stretto contatto con i minori devono partecipare a programmi di formazione specifici per riconoscere e gestire situazioni di rischio. Tale formazione deve essere documentata dall’associazione o società sportiva.
5. Certificati dei Carichi Pendenti
Per tutti coloro che operano con i minori, è obbligatorio acquisire i certificati dei carichi pendenti, in particolare il casellario giudiziale, al fine di attestare l’assenza di condanne per reati legati alla tutela dei minori. Questo adempimento mira a evitare che persone con precedenti penali possano trovarsi in posizioni di potere o influenza su minori.
6. Protocollo di Gestione delle Segnalazioni
Ogni associazione deve adottare un protocollo di gestione delle segnalazioni interne, descrivendo chiaramente le modalità con cui affrontare le segnalazioni di abusi o comportamenti inappropriati. Il protocollo deve prevedere un processo di valutazione delle segnalazioni e indicare le azioni necessarie per tutelare tutte le persone coinvolte.
7. Consenso Informato
La partecipazione di minori alle attività sportive richiede il consenso informato dei loro genitori o tutori. Questo documento deve anche prevedere la possibilità di divulgazione delle immagini dei minori nel rispetto delle normative vigenti sulla privacy.
8. Parità di Genere e Tutela Contro la Discriminazione
Il Decreto Legislativo 36/2021 non si limita alla tutela dei minori, ma affronta anche la necessità di garantire la parità di genere nelle associazioni e società sportive. La normativa prevede la promozione della partecipazione femminile sia nelle attività sportive che negli organi decisionali, e introduce misure per prevenire ogni forma di discriminazione, in particolare contro le donne. Questa previsione riflette la volontà del legislatore di creare un ambiente sportivo equo, dove tutti possano sentirsi al sicuro e rispettati.
L’introduzione di questi adempimenti è un passo importante verso la costruzione di un ambiente sportivo più sicuro e inclusivo per tutti, con un’attenzione particolare alla protezione dei minori e dei soggetti vulnerabili. Le associazioni e le società sportive sono chiamate a svolgere un ruolo attivo nell’assicurare che le loro strutture siano adeguate e rispettino le norme vigenti, creando così uno spazio dove la pratica sportiva possa fiorire nel rispetto della dignità e dei diritti di ciascun individuo.
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